I LUOGHI DI PIANO CITY LECCE - PRIMA EDIZIONE

CASTELLO CARLO V - SPECIAL EVENT
Imponente e austero è uno dei luoghi simbolo di Lecce. Deve il suo nome all’imperatore Carlo V, che nel ‘500 ordinò la ristrutturazione del castello preesistente del XII sec. d.C., trasformandolo così nell’emblema della grandezza imperiale e baluardo a difesa dagli attacchi nemici. Il primo nucleo, dunque, che corrisponde al corpo centrale del castello cinquecentesco, nasce in età normanna come residenza dei conti Altavilla di Lecce.
Nel 1539 ha inizio la ristrutturazione e l’ampliamento, ad opera dell’architetto militare Gian Giacomo dell’Acaya, “Ingegnere Generale del Regno”, che andò ad inglobare il precedente maniero medievale. Imponente la cortina muraria, che collegò quattro possenti bastioni. Al castello si accedeva dalla Porta Reale mediante un ponte levatoio sul fossato cinquecentesco, che venne colmato a fine ‘800.
Suggestive e ricche di fascino le “prigioni”, la Cappella della Madonna di Costantinopoli, che conserva un altare settecentesco in pietra decorato alla maniera barocca e la grande sala del trono Maria D’Enghien, alla quale si accede passando da un ricco portale rinascimentale.
Oggi il Castello rivive attraverso alcune importanti iniziative culturali che vi si organizzano all’interno.
*Special Event in collaborazione con @pugliamusei
Un ringraziamento speciale alla Sovr. Dr. ssa Arch. Francesca Riccio e Arch. Antonio Zunno per la gentile concessione.
@mic_italia

OSPEDALE VITO FAZZI - ASL LECCE - PUGLIA SALUTE
Non sappiamo quale sia il modo migliore per stabilire un rapporto virtuoso fra ospedale e città, fra luogo di cura e persona; conosciamo però il valore, non solo simbolico, della musica, capace di annullare la dimensione spazio-temporale e regalare emozioni.
Proprio per questo siamo particolarmente felici di realizzare uno dei City Concert di Piano City Lecce 2022 nel “luogo delle storie” per eccellenza, l’ospedale Vito Fazzi. Quante storie vi passano quotidianamente è difficile dirlo: storie felici, di speranza, di cura, ma anche di dolore e annullamento, di sofferenza. Ed è proprio lì nelle stanze del Pronto Soccorso e della degenza, che
si spera sempre non sia troppo lunga, al cospetto di quelle finestre a cui ci si affaccia per aggrapparsi ad un sogno carico di speranza, che la verità viene messa a nudo e con essa l’umanità di ciascuno.
Come un insolito palcoscenico, l’ospedale dei leccesi sarà la speciale quinta di un concerto che si preannuncia particolarmente emozionante.
Ringraziamo il Direttore Medico di Presidio: Dr. Carlo Sabino Leo
Gentile collaborazione:
Dr.ssa Tornese Roberta – Dr.ssa Giausa Sonia
@asl.lecce
@regionepuglia

GIARDINI GIACONIA - MURA URBICHE
Nel corso dei secoli è stato abbandonato, utilizzato impropriamente, trasformato, eppure ancora oggi, dopo l’attento recupero, è uno dei giardini terrazzati più belli della città. È il giardino di uno dei palazzi della Lecce cinquecentesca, Palazzo Giaconìa, che porta il nome del Vescovo di Castro che lo volle costruire.
Al suo interno, la pietra leccese si alterna alle piante: palme, allori, cipressi, l’agrumeto e il giardino di limoni e poi ancora le piante aromatiche e quelle da fiore che in primavera colorano l’ordinata geometria delle aiuole. Dal camminamento delle Mure Urbiche la vista sul Giardino Giaconìa lascia senza fiato.
In questa sognante atmosfera, dal 16 al 18 settembre, si esibiranno gli artisti del nostro festival.
Evento in collaborazione con @inriclassic

CENTRO IPPICO MILITARE DELLA SCUOLA DI CAVALLERIA CAP.FEDERIGO CAPRILLI
Lo sapevate che l’equitazione naturale, metodo adottato e impiegato prima in Italia e poi esportato in tutto il mondo, è stata “inventata” da un italiano? Si tratta del Capitano Federigo Caprilli, Ufficiale del Regio Esercito in forza al Reggimento di Cavalleria Piemonte Reale, padre dell’equitazione moderna, a cui è dedicato il Centro Ippico Militare della Scuola di Cavalleria di Lecce.
Inaugurato nel 2005 in località Fondone, ha preso il posto di una ex “polveriera” riqualificata allo scopo. È il Centro dove non solo si svolgono attività di istruzione per i giovani Ufficiali dell’Arma di Cavalleria provenienti dai corsi regolari dell’Accademia Militare di Modena, dei Marescialli allievi della Scuola Sottufficiali di Viterbo, del personale effettivo all’Istituto, ma anche competizioni sportive e stage tecnici in collaborazione con i Comitati regionali delle Federazioni presenti sul territorio e a titolo gratuito anche i percorsi di ippoterapia.
A settembre i suoi cancelli si apriranno per ospitare i concerti di Piano City Lecce: un’imperdibile occasione per scoprire storia e bellezza di questo Centro prestigioso.
Si ringrazia il Comandante Scuola di Cavalleria Gen. B. Claudio Dei, il Capo Centro Ippico Militare Ten. Colonnello Cosimo Ariodante e un ringraziamento speciale al Ten. Colonnello Cosimo Mangia per la preziosa collaborazione.
@esercitoitaliano

CONSERVATORIO DI MUSICA TITO SCHIPA
Difficile riunire in un solo significato le diverse sfaccettature custodite dalla musica. È certamente innovazione, ma è anche tradizione, è strumento straordinario di comunicazione, universale e trasversale; abbatte barriere di ogni tipo, scandisce la vita, ne accompagna i momenti significativi ma anche quelli quotidiani, eleva gli animi, rompe i muri. Ma la musica è anche regole, disciplina, studio, formazione.
Siamo particolarmente orgogliosi di avere tra i luoghi della prima edizione anche il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, nostro partner.
Dedicato al grande tenore di grazia che ne sostenne la fondazione, il Conservatorio dal 1933 è il luogo per eccellenza della formazione musicale, uno dei principali istituti musicali del Sud Italia.
Ringraziamo il Presidente del Conservatorio On. Biagio Marzo e il Direttore M° Giuseppe Spedicati per la collaborazione.

CHIESA EX OSPEDALE DELLO SPIRITO SANTO
Inizia da qui, dalla Chiesa dell’Ex Ospedale dello Spirito Santo, il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi della prima edizione di Piano City Lecce.
Recentemente tornato al suo splendore, dopo un lungo processo di recupero e valorizzazione, l’ex Ospedale dello Spirito Santo è l’unica traccia rinascimentale rimasta a Lecce, come architettura civile, in questo caso con destinazione ospedaliera.
Si narra che fu fatto costruire sul finire del 1300 dal commerciante Giovanni D’Aymo, per espiare il suo arricchimento illecito. Un giorno un pellegrino forestiero gli raccontò di aver ricevuto in sogno da Sant’Oronzo l’indicazione di un tesoro nascosto nella cappella extraurbana a lui dedicata. Trovato il tesoro, il forestiero venne ucciso. Travolto dai sensi di colpa, D’Aymo usò quel denaro per costruire l’ospedale dello Spirito Santo, appena dopo Porta Rudiae.
Nel ‘500 la gestione passò ai Domenicani divenendo un ospedale pubblico; nel 1548 le condizioni in cui versava costrinsero ad una sua riedificazione, affidata a Gian Giacomo dell’Acaya, l’architetto della ricostruzione delle mura e del castello di Lecce.
Nel XX secolo l’ospedale fu trasformato in caserma e successivamente ha ospitato la Manifattura Tabacchi. Dal 2011 il complesso è sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce.
Al suo interno l’omonima chiesa, che oggi dopo i lavori di restauro è utilizzata come sala per progetti di alto profilo artistico. Bellissimo l’organo settecentesco di scuola napoletana che si può ammirare entrando.
Un ringraziamento speciale alla Sovr. Dr.ssa Arch. Francesca Riccio e a Arch. Antonio Zunno

CIRCOLO CITTADINO - SALA DEGLI SPECCHI
Vi sveliamo un altro luogo dei City Concert di questa edizione: la Sala degli Specchi del Circolo Cittadino di Lecce.
Varcare la soglia della Sala degli Specchi è come fare un viaggio a ritroso nel tempo, tornare con l’immaginazione al periodo in cui è stato teatro della vita sociale e culturale leccese, scelto prima dall’aristocrazia locale e poi dalla borghesia cittadina, per almeno due secoli. Fra tavoli verdi, serate danzanti, incontri culturali e chiacchere all’ombra delle palme del giardino interno, è stato teatro di tanti eventi della vita cittadina.
Il Circolo Cittadino prese vita a fine Settecento, anche se con nome diverso, al piano terra dell’ex Collegio dei Gesuiti, di fronte all’attuale sede del Comune, un tempo convento delle suore Paolotte. Numerose le sale al suo interno, che custodiscono ancora tracce dei passati fasti, tra cui spicca per eleganza e imponenza il Salone degli Specchi. Oggi l’immobile è di proprietà della Provincia.
*Evento consigliato da @palazzo.lecce
Si ringraziano @provincialeccese e il Presidente @stefanominerva.official per la gentile concessione.

TEATRO ROMANO
Tra i più importanti in Italia è l’unico esempio di teatro romano in Puglia e ci riporta all’epoca in cui Lecce era chiamata Lupiae.
Abbracciato dai palazzi nobiliari della città, risucchiato dal dedalo di stradine del centro storico, il Teatro Romano è riemerso dal sottosuolo casualmente, agli inizi del Novecento, nel corso di lavori nei palazzi vicini. Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce un’opera, probabilmente risalente al I sec. d.C. (età augustea, periodo nel quale avvenne la grande trasformazione urbanistica della città) magnifica e imponente, con una cavea enorme scavata direttamente nella roccia secondo l’uso greco, dove campeggia il lungo palcoscenico sul quale venivano rappresentate le tragedie e le commedie per un pubblico (si stima) di cinquemila spettatori.
Ed è proprio il Teatro Romano ad aver ispirato il nostro nuovo logo, in cui gli archi delle gradinate diventano la cassa di risonanza del pianoforte: la città è parte dello strumento, a testimoniare la simbiosi fra la musica e i luoghi in cui essa risuonerà.
Un ringraziamento particolare al Direttore Regionale Musei di Puglia Dott. Luca Mercuri e Arch. Pietro Copani
@dire_musei_puglia

PIAZZETTA BAGLIVI - FONDAZIONE BISCOZZI RIMBAUD
Una panoramica sull’arte del Novecento italiano ed europeo nel cuore del barocco. Un piccolo gioiello, un unicum nell’offerta museale pugliese, la Fondazione Biscozzi Rimbaud divulga con sobrietà ed eleganza la grande arte contemporanea.
Nata con “per mettere a disposizione del pubblico una collezione d’arte come strumento per aiutare le persone ad avvicinarsi all’arte moderna e contemporanea”, si trova all’interno di un piccolo palazzo ristrutturato appositamente per ospitare la collezione personale di Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud. Lui leccese di nascita e milanese d’adozione, lei parigina, uniti da una grande passione per l’arte che in quarant’anni di vita coniugale li ha portati in giro per il mondo fra musei e gallerie d’arte contemporanea, accrescendo la collezione personale che Luigi Biscozzi aveva iniziato sul finire degli anni Sessanta.
Un museo straordinario, che nasce con un sentimento forte di riconoscenza verso la città che “mi ha dato la sua bellezza e una base scolastica che mi ha consentito di proseguire gli studi a Milano”. E che oggi è a sua volta eternamente riconoscente ad entrambi.
Sentiti ringraziamenti a Dominique Biscozzi Rimbaud e @paolo_bolpagni_

RIONE SANTA ROSA - INA CASA
È uno dei quartieri della città, edificato nel corso dei due settenni di attività del piano INA-Casa. Il primo nucleo venne realizzato dal 1949 al 1956 in un piccolo quartiere di palazzine da 3 a 5 piani attorno a un centro sportivo, un mercato rionale e un centro sociale. Più tardi (1956-1963) prende forma come “quartiere autosufficiente”, comprendendo centro sociale, chiesa e complesso parrocchiale, asilo, scuole, giardini, mercato, centro artigiano, aree per attività sportive.
Asse del quartiere è un viale rettilineo che ha origine dalla chiesa e si conclude con una scenografica fontana. Il viale è fiancheggiato su entrambi i lati da edifici di più piani attraversati a piano terra da porticati con attività commerciali che diventano luogo di socializzazione e aggregazione.
Di particolare interesse costruttivo e architettonico è il mercato coperto, con un aerodinamico gioco di incastri tra gli sbalzi delle pensiline.
Tuttora Santa Rosa è tra le aree urbane con la maggiore densità di verde pubblico.
Ringraziamo l’Arch. Andrea Mantovano per la preziosa collaborazione.

PALAZZO DELLE ARTI - GALLERIA ART&CO
C’è un luogo dove l’arte moderna e l’arte contemporanea s’incontrano in un inedito gioco di cromie, sfumature, luci e ombre. Ispiratrice di mostre ed eventi internazionali in cui nascono capolavori d’arte, destinati a celebrare i grandi momenti storici: è la galleria-museo Art&Co di Lecce che nasce da un pensiero visionario, quello di legare l’intera penisola con il filo dell’Arte. E con una mission culturale chiarissima: avvicinare sempre di più l’Arte al suo stesso pubblico, valorizzando la creatività e la bellezza.
“Il progetto per il Palazzo delle Arti ha come obiettivo quello di raccontare e dare risalto all’arte attraverso le linee architettoniche che pongono dichiaratamente la luce sull’arte con un’imponente installazione sospesa, una linea di luce che traccia un percorso immaginario tra le opere, una voluta barocca che si snoda nell’aria.” : così l’Arch. F. Cesari ci guida tra quadri, statue e oggetti d’arte.
Una sintonia di intenti pazzesca con il nostro Festival, da cui nasce una delle tappe più coinvolgenti di PCL 2022.
Un ringraziamento speciale a : @artcogallerie

BASILICA DI SANTA CROCE - SPECIAL EVENT
Stupisce per la sua magnificenza ed esuberanza, per l’opulenza dei dettagli e della decorazione della sua facciata, eppure la Basilica di Santa Croce è incredibilmente intima. Emblema barocco della città, ammalia per la ricchezza decorativa, ma al tempo stesso coinvolge spiritualmente appena la si scorge, imponente, svoltando uno degli angoli delle viuzze strette del centro storico che, dall’affollata piazza Sant’Oronzo o dalla movimentata piazzetta Castromediano, sembrano invitare i passanti ad andare oltre, a cercare una pausa mistica e spirituale.
Si rimane a bocca aperta ad ammirare la facciata, ricamata come solo la morbidezza della pietra leccese consente di fare. Qui hanno lasciato la propria “firma” i più grandi architetti leccesi del ‘500 e del ‘600: Gabriele Riccardi (che progettò la Basilica), Francesco Antonio Zimbalo, Cesare Penna e Giuseppe Zimbalo, uno dei principali interpreti del barocco leccese.
L’interno è un tripudio di colonne, cappelle, capitelli e altari, ma non si può non rimanere rapiti dal candore mistico della pietra. Alzando gli occhi al cielo, in contrasto cromatico, il soffitto a cassettoni in legno dorato con la tela della Santissima Trinità, dogma fondamentale della fede cristiana. Un invito alla preghiera, a cercare sé stessi, a fermarsi.
E proprio qui, all’interno della Basilica di Santa Croce, potrete assistere ad uno degli Special Events più suggestivi di questa Prima Edizione.
Ringraziamo la Curia Arcivescovile, Sua Eccellenza Arcivescovo Michele Seccia e un sentito ringraziamento a Monsignor don Flavio De Pascali.

ACQUEDOTTO PUGLIESE - SERBATOIO VIA DIAZ
Sono passati appena 95 anni dall’anno in cui per la prima volta l’acqua arrivò nella città di Lecce.
Solo nel 1927, infatti, venne completata la costruzione del “Grande Sifone Leccese”, un avvenimento talmente importante, per i riflessi sociali che tale opera determinò, che fu sottolineato nel 1931 dalla visita ufficiale alla struttura leccese del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, come documentano ancora oggi le suggestive riprese conservate dall’Istituto Luce. Si chiudeva così, anche per Lecce, la lunga parentesi storica di epidemie ed un alto tasso di mortalità, causate dalla scarsità di acqua salubre.
Emblema di modernità e dell’intervento dello Stato, che fra le grandi emergenze nazionali aveva posto proprio la mancanza di acqua, con la sua capacità record di 4000 metri cubi, il serbatoio è stato ribattezzato efficacemente “Astronave”.
Sarà il gigante silenzioso che guarderà dall’alto uno dei nostri concerti.
Un ringraziamento al Presidente dell’Acquedotto pugliese per la gentile concessione
Dr. Domenico Laforgia.
@acquedottopugliese

VILLA MELLONE
Fra i luoghi che ospiteranno i City Concert di questa edizione ecco una perla di rara bellezza: Villa Mellone.
Alle porte di Lecce, a due passi dai resti archeologici di Rudiae – antica città messapica, patria del poeta Quinto Ennio – circondata dal paesaggio rurale della Valle della Cupa, testimonia con raffinata eleganza l’interesse dell’aristocrazia settecentesca alla “vita di campagna”. La dimora storica con il suo imponente giardino che abbraccia l’elegante struttura, appartiene a quel sistema di ville suburbane che nel Settecento ebbe un incredibile sviluppo: l’interesse per la produzione agricola e il piacere di vivere in campagna portarono alla ristrutturazione di quelle che un tempo furono le masserie, trasformate in ville di campagna dove le famiglie aristocratiche trascorrevano i mesi da maggio ad ottobre.
Nel 1795 il complesso masserizio “Li curti grandi” venne trasformato in un’elegante dimora palazzata composta di “sette stanze superiori con galleria e di otto inferiori”, dai Mellone, potente famiglia di mercanti. Nel 1850 divenne proprietà dei Gesuiti di Lecce e nel tempo divenne sede di una casa di cura per malattie mentali. Nella seconda metà del ‘900 la villa subì ulteriori modifiche, poiché utilizzata per attività didattiche e sembrava ormai destinata al totale degrado, tanto che nel 1984, tramite l’emissione di un apposito francobollo, fu inserita nell’elenco filatelico delle “Ville d’Italia”, quale patrimonio da salvaguardare.
Villa Mellone è oggi proprietà della Provincia di Lecce.
Si ringraziano @provincialeccese e il Presidente @stefanominerva.official per la gentile concessione

WWF - RISERVA NATURALE LE CESINESPECIAL EVENT
Ha il fascino dell’architettura rurale pugliese e la funzionalità del quartier generale. La Masseria della Riserva Naturale Le Cesine, gestita dal WWF, è infatti dotata di foresteria, auditorium, punto ristoro, ed è il punto di raccordo e di partenza delle visite alla Riserva. Come sempre, anche qui la Storia ha stratificato i suoi passaggi: la parte più antica è la Torre di fine ‘500, costruita come avamposto militare da cui controllare le incursioni che giungevano via mare. Il primo nucleo della masseria nasce invece un secolo dopo e nel ‘700 fu costruita la casa del massaro. Oggi, restaurata e ampliata, è il cuore delle attività a servizio di una delle Riserve e Oasi WWF più importanti e belle d’Italia.
Trecentocinquanta ettari di biodiversità pazzesca: è la magnifica Riserva Naturale e Oasi WWF Le Cesine, tra i più importanti ambienti umidi del Sud, che conserva ancora l’ultimo pezzo rimasto della costa paludosa e boscosa che un tempo incorniciava la costa adriatica sino a Otranto. Al suo interno numerose specie animali e vegetali tipiche dell’habitat mediterraneo, a cui si aggiungono gli uccelli acquatici che vi sostano lungo le tratte migratorie.
È un angolo di paradiso, da amare e rispettare.
Per questo lasciamo un piccolo vademecum per coloro che sceglieranno questa suggestiva tappa di PCL, perché per accedere al luogo del concerto si dovrà fare un breve percorso al buio, fra radici e sassi:
– Indossare scarpe comode
– Portare una torcia personale
– Munirsi di spray anti zanzare e di asciugamano/stuoia per chi vorrà accomodarsi a terra.
Piccoli accorgimenti per non violare la tranquillità degli animali e rendere più comoda la serata.
@oasi_wwf_le_cesine
@wwfitalia
@regionepuglia
*Concerto consigliato da @montecospa

SGM M1 - PIANO CITY TERMINAL
La sensibilità verso il tema dell’ambiente e il nostro approccio green ci fanno aderire senza indugio alla Settimana Europea della Mobilità, che parte proprio il 16 settembre: non è una coincidenza straordinaria?
Avere una sensibilità green verso il mondo che ci circonda significa adottare stili di vita e comportamenti che possono contribuire concretamente a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Si chiamano misure “soft” quelle che ciascuno di noi può scegliere, come ad esempio preferire all’auto altre forme di mobilità urbana, come i mezzi pubblici.
Il tema scelto per la Settimana Europea della Mobilità 2022 è “Migliori connessioni”, che vuole evidenziare e promuovere le sinergie tra le persone e i luoghi. E noi di Piano City Lecce come potevamo contribuire? Proponendo una connessione straordinaria e suggestiva attraverso la Musica e il Pianoforte! E quindi abbiamo pensato di organizzare un concerto proprio su un filobus di SGM, il sistema di trasporti pubblici di Lecce. Precisamente la linea M1. Noi non vediamo l’ora! Sarà insolito e coinvolgente, un modo per sperimentare un approccio diverso alla città e al tema dell’ambiente.
Tante cose potrebbero andare meglio per favorire la mobilità sostenibile, cominciamo da quello che ognuno di noi può fare!
Si ringraziano per la gentile collaborazione l’assessore @marcourbandematteis , il Dr. Guacci e l’Ing. Marcucci della società @sgm.lecce